Mi affaccio con fatica nel giardino della mia fortezza della solitudine dove c’è un sole morente che tinge d’oro il firmamento. Tra poco ci sarà un tripudio di profumi e di essenze, un’altra stagione che parte e libera il cuore dalle congestioni invernali, un respiro di freschezza per le stanze chiuse dell’anima. La vegetazione sembra ancora dormiente eppure la rugiada prova a svegliarla con la sua dolce mole cristallina. Si intravedono i primi fiori e fiorellini sbocciare timidamente, indecisi se mostrarsi o meno come modelle debuttanti ad una sfilata di moda. Eppure essi sono lì e si fanno strada tra le erbacce rinsecchite per sfoggiare la loro forma migliore. Si respira aria di speranza. Mi sento fuori dal mondo, per un attimo mi dissocio da tutto, mi godo quello spettacolo celeste e assaporo la nuova stagione entrante, fiducioso che qualcosa di migliore possa accadere.
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